Si, avete letto bene la grande sorpresa che vi sarà per avere degli ottimi rapporti fra gli ultrà in onore nerazzurro ad Anfield per le vittime di Hillsborough
Germoglia l’evento per Inter-Liverpool di domani, andata degli ottavi di Champions League. Sarà un momento indimenticabile, dopo le competizioni della 25ª giornata di Serie A, tra cui Napoli-Inter, Milan-Sampdoria e Atalanta-Juve, e in vista della partita di andata degli ottavi di finale.
San Siro diventerà caldissima.
San Siro diventerà caldissima. Un calore fra squadre avverse che non si è visto mai prima d’ora, riguardo la tifoseria, l’intervento dei supporter inglesi non produrrà però specifica ansia. Pure perché i rapporti con la Curva Nord sono molto buoni.
Non possiamo dire di essere fratelli di sangue, ma poco ci manca. Tanto che all’avvenimento del ritorno ad Anfield (8 marzo 2022) gli ultrà nerazzurri trasporteranno dei fiori in memoria delle 96 vittime di Hillsborough, quando nel 1989 allo stadio di Sheffield si svolgeva Liverpool-Nottingham Forrest di FA Cup (competizione poi cancellata e rifatta due settimane dopo). La Curva premerà la squadra di Inzaghi con canti, vessilli e slogan, con una scenografia da grandi circostanze.
Il massacro dell’Hillsborough
Molti di voi tifosi eravate dei ragazzini ed forse non ricordate tanto di ciò che accadde in quel terribile pomerio ma, noi stiamo qui per ricordarvi qualcosina. Era il 15 aprile 1989: il giorno in cui 96 tifosi del Liverpool morirono sulle barriere dell’Hillsborough Stadium o furono calpestati dalla folla, ospitando la semifinale di FA Cup contro il Nottingham Forest a Sheffield.
Era un pomeriggio insolitamente soleggiato, nonostante fosse un periodo dell’anno in cui pioveva molto nel South Yorkshire. La partita del cartello si preannuncia un’epoca: una semifinale di Fa Cup tra Liverpool e Nottingham Forrest al quale il trionfò nella gara più antica del mondo manca dal lontano 1959, ben più tempo dei soli 3 anni trascorsi dall’ultimo successo dei Reds contro i cugini Toffees nella finale del 1986.
I Reds di quel periodo, furono esclusi da tutto, ed oggi passati anni si vive solo di ricordi e di perdoni. Anche se con sicurezza noi possiamo dire che tante vite e storie che si si sono intrecciate fra loro. Tanti tifosi, hanno perso la loro vita, tante famiglie distrutte dal dolore solo per un semplice evento sportivo il quale doveva essere un modo per stare tutti insieme rispettando i colori delle calciatori. Un disgrazia che, oggi tutti noi chiediamo scusa, anche tanti di noi non abbiamo nessuna colpa perché forse non eravamo neanche nati. Oppure approfonisci qui altre tue curiosità
Ma, qualsiasi evento sportivo oggi, ieri ed sempre dev’essere un momento di raccolta di persone pacifiche che, tranquillamente possono e potranno inseguito esporre il loro pensiero la loro opinione con la massima tranquillità, senza minimamente di poter perdere la via se casomai il pensiero in quel momento non è uguale all’avversario.
Oggi tutti noi speriamo di non rivivere più una situazione del genere,
Oggi tutti noi speriamo di non rivivere più una situazione del genere, altrimenti ci dobbiamo rivolgere alla macumba.