Quando si richiede un trasloco si pretende, a giusta ragione, che tutti i mobili e gli oggetti che vengono trasferiti da un immobile a un altro si conservino in condizioni impeccabili.
L’eventualità per la quale si possano verificare dei danni, tuttavia, non può essere esclusa, d’altronde i materiali devono essere smontati, imballati con la speciale pellicola estensibile di colore nero per oggetti di valore, caricati su un veicolo, trasportati, scaricati, e in tutte queste operazioni un danno può assolutamente verificarsi.
Ma nel caso in cui dovesse verificarsi un danno durante un trasloco, che cosa prevede la legge?
Come organizzarsi per fare un trasloco
Prima di rispondere a questa domanda è necessario chiarire un aspetto. Se si ha la necessità di effettuare un trasloco si può far riferimento a tre alternative: provvedere allo stesso in modo del tutto autonomo, affidarsi a un privato oppure rivolgersi a una ditta specializzata.
Non c’è davvero alcun dubbio sul fatto che quest’ultima opzione sia quella preferibile, e come si può ben intuire, nei primi due casi è impossibile godere di alcun tipo di tutela assicurativa laddove dovessero verificarsi dei danni.
Alla luce di questo, dunque, possiamo porre la domanda in modo più specifico: di quali tutele è possibile godere nel momento in cui si richiede un trasloco ad una ditta specializzata?
Cosa prevede la legge in caso di danni ai materiali oggetto di trasloco
È utile sottolineare anzitutto che è fondamentale rivolgersi a un’azienda accreditata e, affinché una ditta di traslochi possa operare in modo regolare, deve necessariamente essere iscritta all’Albo degli Autotrasportatori per conto terzi.
Il cliente che commissiona un trasloco a queste aziende gode di alcune tutele assicurative di base, ciò significa che laddove si dovessero verificare dei danni durante l’effettuazione del servizio, la legge prevede la possibilità di ottenere un risarcimento anche se non è stata sottoscritta alcuna polizza specifica.
A questo riguardo si parla di responsabilità vettoriale e prevede che la ditta di traslochi riconosca al cliente un risarcimento rispondendo esclusivamente di eventuali danni ad oggetti procurati nel corso del trasporto.
I limiti della responsabilità vettoriale
Tale tutela legale, tuttavia, non offre certo delle solide garanzie, per diverse ragioni. Anzitutto i rimborsi previsti sono davvero esigui e sono peraltro quantificati con un criterio discutibile, ovvero in relazione al peso della merce rovinata: è evidente che il valore di un oggetto non può affatto essere correlato al suo peso, si potrebbero infatti fare tantissimi esempi di oggetti piccoli e leggeri che rappresentano gli elementi di maggior valore di un trasloco, di conseguenza questo è un primo motivo per cui la responsabilità vettoriale non può essere considerata una garanzia sufficiente.
C’è anche un altro aspetto da considerare: come detto, la responsabilità vettoriale copre solo eventuali danni verificatisi nel corso del trasloco, di conseguenza, qualora si dovessero riscontrare dei danneggiamenti al termine del medesimo, bisogna riuscire a dimostrare che essi non fossero preesistenti.
Ciò può non essere semplice e, come si può ben immaginare, è assai frequente che si creino, tra ditte di traslochi e relativi clienti, dei contenziosi che assai difficilmente danno ragione al consumatore.
Alla luce di quanto detto, può senz’altro essere una buona idea quella di stipulare una polizza supplementare, ovvero un’assicurazione non obbligatoria che offra delle garanzie ben più solide a chi richiede il servizio.
Queste polizze possono presentare diverse peculiarità, scopriamo subito dunque quali sono le più consuete.
Le polizze di responsabilità civile
Anzitutto il cliente di una ditta di traslochi può scegliere di sottoscrivere una polizza di responsabilità civile, la quale tutela da eventuali danni causati a terzi durante il carico e lo scarico delle merci.
Una polizza di questo tipo può tutelare il cliente, ad esempio, se durante le operazioni di carico si dovesse accidentalmente ferire un passante, o anche nell’eventualità in cui un pacco dovesse cadere su un’automobile danneggiandone la carrozzeria.
Le polizze domicilio a domicilio
La polizza cosiddetta “domicilio a domicilio” è quella più interessante per proteggere gli oggetti di valore, dal momento che essa tutela le merci oggetto di trasloco.
Tale copertura assicurativa peraltro prevede un rimborso per danni verificatisi in qualsiasi fase del trasloco, non esclusivamente durante il trasporto come previsto nella responsabilità vettoriale.
Anche i criteri di quantificazione del danno sono diversi, più equi e meglio correlati all’effettivo valore del bene danneggiato; ovviamente esistono comunque dei massimali di risarcimento i quali sono specificati nel contratto.
Esiste anche una particolare tipologia di polizza domicilio a domicilio, la cosiddetta all risk, analoga nelle caratteristiche ma riguardante in modo esclusivo i traslochi eseguiti tramite trasporto aereo o marittimo.
Stipulare un’assicurazione è assolutamente conveniente
L’assicurazione sul trasloco può dunque essere davvero molto utile e può mettere al riparo da rischi economici assai consistenti; le tutele legislative di base che riguardano qualsiasi cliente di una ditta di traslochi, ovvero la già citata responsabilità vettoriale, non offrono affatto delle garanzie apprezzabili.
Il fatto che il costo di queste polizze sia tutt’altro che elevato è un’ulteriore ragione per sottoscriverle: il prezzo di tali assicurazioni è ovviamente variabile, anche in relazione alle tutele previste, ma nella grande maggioranza dei casi non supera il 2% del complessivo valore della merce trasportata.