Un database online gratuito è davvero conveniente?

Nel mondo del performance marketing odierno, far partire una campagna di comunicazione richiede la presenza di una serie di requisiti molto importanti. Tra questi, identificare un target di riferimento a cui inviare i contenuti promozionali è forse il più importante. Una volta stabilite a grandi linee quali sono le variabili chiave da considerare (età, genere, posizione geografica, potere d’acquisto, interessi ecc..), sarà necessario cercare dei profili che le rispettino quanto più possibile.

In questo senso, molte aziende scelgono durante le fasi preliminari di acquistare un database online, per avere fin dall’inizio un elenco di profili a cui comunicare. Altre invece preferiscono provare a utilizzare un database online gratuito, ottenuto sia legalmente sia tramite tecniche di scraping (che andremo a vedere a breve), ma approfondiremo meglio la questione nel seguente paragrafo. Dato che esistono già numerosi articoli interessanti su come segmentare i database, adesso andremo a vedere qual è la differenza tra un database online gratuito ed uno a pagamento, e quali sono le principali caratteristiche che un pool di dati dovrebbe avere per essere considerato “ad alta qualità”.

Database online gratuiti attraverso il Web Scraping: pochi pro, tanti contro

Sebbene sia possibile trovare database online gratuiti, scaricabili e utilizzabili, spesso e volentieri non hanno al loro interno una quantità di dati sufficiente oppure aggregata in modo accettabile. Si tratta perlopiù di elenchi di piccole dimensioni, utili per svolgere piccole operazioni o in generale sperimentare con questo tipo di tecnologia.

Alcune organizzazioni, non volendo pagare i dati degli utenti ma non essendo nemmeno disposte a rinunciare ai risultati, si sono applicate nella pratica nota come web scraping: un’estrazione illegale di dati da un sito web per mezzo di programmi software. Raccogliendo in breve tempo una grande quantità di dati, sarà possibile per chi li ha accumulati disporne nel modo che ritiene più utile oppure venderli a terzi ad un prezzo ribassato, alimentando un’economia purtroppo esistente e florida.

Va da sé che aggregare i dati in questo modo e convogliarli tutti in un unico spazio tramite metodi “sporchi” non porterà ad un risultato di qualità. Se l’obiettivo, tuttavia, è ottenere tanti dati in poco tempo, magari per una campagna di comunicazione aggressiva, questo metodo si rivela più economico e allettante delle alternative.

Per le campagne di performance marketing come si deve, però, la qualità e la quantità devono andare a braccetto, e riteniamo che investire in un database di alto livello sia la cosa giusta da fare, sia dal punto di vista legale che da quello dell’efficienza.

Ma quali sono gli elementi chiave che un database online deve avere per risultare competitivo?

I database di alta qualità si pagano per un motivo

Accumulare dati è un lavoro lento e che richiede molta pazienza, soprattutto nel momento in cui questi devono essere ordinati e strutturati in un database organizzato. È possibile definire un database “di alta qualità” grazie ad una serie di variabili, tra le quali:

  • Attenzione alle normative privacy: viste le strette imposizioni del GDPR, raccogliere dati online in modo 100% legale richiede molta attenzione e conoscenza della materia;
  • Aggiornamento costante: un controllo regolare dei dati permette di eliminare voci non più attive o duplicate, velocizzando il data base e aumentandone l’efficienza;
  • Alto livello di personalizzazione: avere i dati aggregati in modo corretto significa anche poterli estrarre in base alla combinazione di più variabili differenti; un database di alta qualità permette di incrociare tutte le informazioni in un’infinita serie di combinazioni utili;
  • Assistenza post-acquisto: sebbene un database sia “solo” un insieme di dati, la possibilità di contattare una forma di assistenza in caso di problemi è un valore aggiunto da non sottovalutare;
  • Acquisto di cluster personalizzati: potendo disporre di un grande numero di profili ordinati in modo preciso, sarà possibile acquistare anche solo una porzione del database, risparmiando soldi e facendo a meno di dati non utili ai propri fini.

In conclusione possiamo affermare che i database online gratuiti possono essere utili in una serie molto limitata di circostanze, e sono in ogni caso meglio di niente. Per una campagna di alto livello e un risultato garantito, rivolgersi ai fornitori di un database a pagamento è un investimento sicuro e che ci sentiamo di consigliare.