La bonifica di una cisterna interrata di gasolio è un intervento tecnico indispensabile per garantire la sicurezza ambientale, evitare perdite di carburante e rispettare le normative italiane in materia di stoccaggio. È un’operazione che deve essere eseguita da ditte specializzate, dotate di autorizzazioni ambientali e competenze certificate.
Vediamo come avviene la bonifica, quali sono le fasi principali, gli aspetti di sicurezza e le norme che la regolano.
Perché è importante bonificare un serbatoio interrato di gasolio
Nel tempo, all’interno dei serbatoi interrati si formano fanghi, residui e acqua di condensa che possono deteriorare la qualità del gasolio e provocare danni alle apparecchiature di riscaldamento. Ancora più grave è il rischio di corrosione e perdite, che possono contaminare il suolo e le falde acquifere.
La bonifica diventa obbligatoria in caso di:
- dismissione o sostituzione del serbatoio;
- passaggio a un nuovo sistema di riscaldamento;
- controlli ambientali o antincendio;
- segni evidenti di deterioramento o odori anomali.
Le fasi della bonifica di una cisterna interrata
La bonifica di un serbatoio di gasolio interrato si svolge in più fasi, secondo protocolli di sicurezza ben precisi:
1. Messa in sicurezza e inertizzazione
Si isola l’area di intervento e il serbatoio viene inertizzato con gas inerte (azoto o CO₂) per neutralizzare i vapori infiammabili.
2. Aspirazione del gasolio residuo
Il gasolio rimanente viene aspirato con pompe a tenuta stagna e trasferito in contenitori autorizzati. Se il carburante è ancora utilizzabile, può essere filtrato e recuperato.
3. Rimozione dei fanghi e lavaggio interno
Si procede con la rimozione dei fanghi e delle morchie accumulate sul fondo, seguita da un lavaggio ad alta pressione con detergenti non infiammabili e risciacquo con acqua pulita.
4. Asciugatura e ventilazione
Il serbatoio viene asciugato e ventilato per eliminare residui e vapori, garantendo la totale sicurezza durante le verifiche successive.
5. Ispezione interna e prova di tenuta
Con l’ausilio di telecamere endoscopiche si controlla lo stato delle pareti interne e, se necessario, si effettua una prova di tenuta per verificare che non vi siano perdite.
6. Smaltimento dei residui
Tutti i materiali aspirati (gasolio contaminato, fanghi e acque di lavaggio) sono rifiuti speciali pericolosi e vengono smaltiti in conformità al D.Lgs. 152/2006, con rilascio del Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR).
Normativa di riferimento
La bonifica delle cisterne interrate di gasolio è regolata da diverse norme tecniche e ambientali:
- D.Lgs. 152/2006 – tutela del suolo e delle acque da contaminazioni.
- D.M. 14 maggio 2004 – misure antincendio per depositi di gasolio fino a 9.000 litri.
- D.P.R. 151/2011 – obblighi di prevenzione incendi e procedure di SCIA.
- D.M. 31 luglio 1934 – norme generali per depositi di oli minerali e combustibili.
Al termine dell’intervento, la ditta rilascia un certificato di bonifica che attesta l’avvenuta pulizia e l’assenza di residui o perdite, documento necessario in caso di dismissione o sostituzione dell’impianto.
Sicurezza e competenza professionale
La bonifica cisterne gasolio non può essere improvvisata. Gli operatori devono disporre di attrezzature antideflagranti, dispositivi di protezione individuale e seguire procedure rigorose di sicurezza ambientale.
Affidarsi a un’azienda specializzata significa garantire:
- l’eliminazione totale dei residui di gasolio;
- la tutela dell’ambiente e del suolo;
- la piena conformità alle norme vigenti.
La bonifica di una cisterna interrata è un investimento in sicurezza, efficienza e rispetto ambientale. Un serbatoio pulito e certificato evita sanzioni, perdite e costi futuri legati a possibili contaminazioni. Per questo è fondamentale rivolgersi a professionisti qualificati, in grado di operare secondo le migliori pratiche tecniche e normative.