Esiste un confine tra legalità e illegalità che è stabilito – per definizione – dal legislatore. In merito al gioco, questo assunto non riscontra alcuna eccezione, perché è lo Stato stesso, rappresentato dall’ADM (Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli) a separare nettamente le sale da gioco riconosciute dall’Agenzia stessa dietro licenza, e quelle che, al contrario, restano nell’illegalità. Questo confine è dunque rigido, poiché si basa sull’effettivo possesso, da parte delle sole case da gioco legali, della licenza ADM, ma ciò non toglie che il gioco illegale esista e abbia i suoi numeri. Come in ogni altro campo o attività, la pandemia ha innescato le sue conseguenze anche su questi valori.
Le premesse sul gioco responsabile
Malgrado il pensiero di alcuni italiani vada in senso contrario, è evidente che una regolamentazione del gioco d’azzardo a opera dello Stato e dell’ADM sia necessaria. Distinguere dunque tra portali come casinomonkey.it che promuovono il gioco responsabile, da un lato, e dall’altra parte siti che e sale da gioco pensati appositamente per sfuggire al controllo statale e mettere in pericolo la salute e le finanze dei giocatori, è fondamentale proprio per garantire la tutela dei cittadini. Alcuni, tuttavia, pensano che il sistema proibizionistico rappresentato da alcune iniziative statali possa finire per generare la reazione opposta, spingendo alcuni giocatori verso sistemi non controllati dall’ADM.
Non si può tuttavia ignorare che, dietro l’obiettivo della regolamentazione del gioco, si nasconda non soltanto il benessere del cittadino invitato a giocare responsabilmente, ma anche un introito fiscale per lo Stato stesso. L’elargizione della licenza ADM, infatti, permette allo Stato di attingere, in termini di tasse, dall’operato delle sale da gioco legali, siano esse online o offline: questo elemento rende dunque più preoccupante alcune delle conseguenze innescate dalla pandemia e dalle chiusure connesse all’emergenza sanitaria.
Gli effetti della pandemia sul gioco online e non
Esiste un forte nesso tra la crisi indotta dalla pandemia e i numeri del gioco d’azzardo. Se si considera, infatti, che le sale da gioco sono state tra i primi ambienti a essere interessati dalle chiusure e tra gli ultimi cui è stato concesso di riaprire, risulta evidente una crisi del settore: gli introiti legati al gioco legale sono dunque crollati, nel 2020, fino al -20%, con oltre -22 miliardi di raccolta da parte dello Stato. Nello specifico, la contrazione ha interessato per -15,9 miliardi le vincite, per -4,1 miliardi l’erario e per -2,3 miliardi le imprese di settore.
Nel frattempo, mentre i casinò fisici vivevano questa contrazione e il fisiologico periodo di chiusura legato all’emergenza sanitaria, molte sale da gioco si sono convertite al digitale, accelerando un processo che pian piano stava già iniziando a caratterizzare il settore. In questo caso, i numeri sono tutti positivi, con +49,2 miliardi di euro di raccolta, con un aumento percentuale del +55,7% registrato sui dati di 10 anni prima della pandemia.
Tuttavia, proprio in questo contesto si è vissuto quel rimbalzo dal gioco legale al gioco d’azzardo illegale, non tutelato dallo Stato e, al contrario, controllato dalla criminalità: la chiusura delle sale da gioco fisiche e l’apertura di casinò online più difficili da controllare, infatti, ha portato a un forte incremento del giro di affari illegali legati al gioco. Il volume di questi introiti, che dunque sfuggono al controllo dello Stato, è cresciuto da 12 fino a 18 miliardi nel primo anno della pandemia, superando i 20 nell’arco dello scorso anno. Ad arricchire questi numeri, subentrano anche altri fattori, quali il boom delle sale clandestine scoperte nel corso dei primi 16 mesi di pandemia e le 145 inchieste condotte nel solo 2021 dalle forze dell’ordine nel solo ambito del gioco illegale.
Si tratta di numeri che confermano, ancora, la superiorità del gioco legale su quello illegale, ma testimoniano allo stesso tempo una crescita dell’attività criminale. Queste attività finiscono per penalizzare la salute del cittadino, che può sviluppare, se privo di controllo, un’autentica ludopatia, e allo stesso tempo impoveriscono le casse dello Stato. Promuovere il gioco responsabile, in sintesi, e affidarsi ai soli siti ADM garantisce un controllo e una forte limitazione alle attività illegali legate al gioco d’azzardo.